Con un comunicato stampa del 25 settembre l'ANC Associazione Nazionale Commercialisti chiede una proroga del termine di adesione al CPB Concordato preventivo Biennale in scadenza il 31 ottobre prossimo.
Ricordiamo che possono accedere al CPB coloro che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta, non hanno debiti tributari o contributivi definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione, ovvero, entro i termini per aderire al Concordato, hanno estinto i predetti debiti in misura tale che l’ammontare complessivo del debito residuo, compresi interessi e sanzioni, risulti inferiore alla soglia di 5.000 euro.
Vediamo le motivazione dell'ANC per richiedere una proroga del termine.
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Concordato preventivo biennale: l’ANC chiede proroga
Il Presidente dell'ANC Marco Cuchel, nel comunicato stampa evidenzia che la presentazione di un emendamento al decreto legge n. 113/2024 (Decreto Omnibus) riguardante il concordato preventivo biennale, che segue le numerose modifiche che hanno interessato la normativa del nuovo strumento di compliance, fa sì che il termine del 31 ottobre per l’adesione da parte dei contribuenti coinvolti sia assolutamente inadeguato.
Cuchel inoltre spiega che il termine: “rende complicato il lavoro dei commercialisti che devono fare in modo che le imprese, che sono da loro assistite e che sono destinatarie del nuovo strumento, siano poste nella condizione di fare una scelta consapevole rispetto alla proposta di concordato formulata dall’Agenzia delle Entrate”.
Secondo Cuchel dare maggiore tempo alle imprese, con una scadenza diversa dal 31 ottobre “significa consentire una maggiore adesione al CPB e ciò dovrebbe essere anche nell’interesse del legislatore, ragione per la quale l’ANC chiede che sia disposta la proroga della scadenza al prossimo 30 novembre”.